La Madeleine di Proust

La Madeleine è un dolcetto a forma di conchiglia con una tipica gobbetta sul fondo. 

Proust diceva che il profumo delle Madeleine lo riportava immediatamente con la memoria ad un periodo della sua infanzia e insieme al ricordo riaffioravano le stesse sensazioni e le stesse emozioni di allora.

In effetti un profumo, un’immagine, un suono o anche una parola, possono risvegliare in noi ricordi più o meno sopiti e insieme ad essi tutte quelle sensazioni ed emozioni che provammo in quel dato momento.

Ho scoperto con gli anni che alcune “Madeleine” possono essere estremamente produttive.

Io ne ho una che non vi dico quale sia se no finisce che potete manipolare il mio stato d’animo, ma vi racconto a quando risale e che effetto ha. 

Ero piccolo, avrò avuto dieci anni, forse qualcosa meno. 

Nel parco dei nonni c’era un lungo viale in fondo al quale due paletti di circa un metro sorreggevano una barra in orizzontale larga poco di più. 

La struttura veniva usata per sorreggere delle piante di kniphofia, maa era inverno e quindi niente fiori in quel momento. 

Oltre la struttura, il terreno aveva un dislivello: era di circa 50 cm più basso. 

Io partii dal fondo del viale , e presa la rincorsa di una cinquantina di metri, mi abbassai il più possibile per riuscire a passare sotto alla struttura. 

Avevo uno spazio utile di non più di 5 cm ma andò bene.

E feci il mio salto con la bici. 

Mi sentivo un eroe!

Quando qualcosa mi riporta al momento prima di cominciare a pedalare, pochi attimi prima di affrontare quella che allora per me era una sfida impossibile, riprovo le stesse emozioni e le stesse sensazioni.

Un modo di richiamare a sé e raccogliere le migliori risorse mentali per affrontare una sfida difficile. 

Ciò che ho scoperto negli anni è che quando faccio questo, la mie capacità di affrontare e superare le sfide che mi appaiono impossibili, aumentano esponenzialmente.

Quindi la domanda: qual è la tua Madeleine che ti permette di essere al meglio di te?